Milano , 10 giugno 2013 — Un Comitato internazionale di ricercatori e clinici leader nel campo della Nutrizione ha stilato venerdì, 7 giugno, a Stresa, un Documento di Consenso che chiarisce l'importanza dell'Indice Glicemio nel definire la qualità dei carboidrati.
Al termine di due giorni di dibattito glil esperti, provenienti da dieci nazioni e tre continenti, si sono trovati d'accordo nel ribadire che LA QUALITA’ DEI CARBOIDRATI (misurata dall’ Indice Glicemico o IG) CONTA e che i carboidrati presenti nei diversi cibi condizionano in modo diverso la glicemia post-prandiale con importanti ripercussioni sulla salute.
Gli esperti hanno inoltre confermato che emergono dalla ricerca evidenze convincenti sulla correlazione tra diete a basso Indice Glicemico/Carico Glicemico (IG/CG) e riduzione del rischio sia di diabete di tipo 2, sia di malattia coronarica, oltre a un miglior controllo della glicemia nei soggetti già diabetici e a un probabile aiuto nel controllo ponderale.
Il Comitato raccomonda l’inclusione dell'Indice Glicemico e del Carico Glicemico nelle linee-guida dietetiche nazionali così come nelle tabelle di composizione degli alimenti. Inoltre suggerisce di considerare l'opportunià di includere l'indicazione di basso Indice Glicemico sulle confezioni degli alimenti.
La valutazione dell’IG va quindi a completare gli altri metodi di caratterizzazione degli alimenti contenenti carboidrati (come la valutazione del contenuto in fibra e in cereali integrali) e dovrebbe essere considerata nel contesto di una dieta globalmente sana.
Il Documento di Consenso è stato il punto finale del Summit Scientifico Internazionale di Consenso su Indice Glicemico, Carico Glicemico e Ris
posta Glicemica, organizzato a Stresa il 6-7 giugno 2013 da Nutrition Foundation of Italy (NFI) e Oldways (organizzazioni no-profit). Il summit ha rivisto le ricerche più recenti su INDICE GLICEMICO (che misura la qualità dei carboidrati), CARICO GLICEMICO (che combina la qualità dei carboidrati con la quantità presente in una porzione standard) e le ricadute sulla RISPOSTA GLICEMICA (cioè come alimentazione e stile di vita modificano nel tempo la capacità individuale di controllare il metabolismo glucidico).Documento di Consenso sulla capacità degli alimenti di influire sul metabolismo glucidico è di grande importanza potenziale, dato il rapido aumento dell'obesità e del diabete nel mondo. Gli esperti sottolineano la necessità di diffondere le informazioni su IG/CG alla popolazione, alla comunità medica e a tutti i professionisti della nutrizione e della salute.
Ecco perché NFI e Oldways (organizzazioni no-profit con una lunga esperienza di consensus meeting) hanno deciso di unire le forze per facilitare i contatti tra questi scienzati di primo piano internazionale.
"Ricercatori e clinici at top hanno presentato le loro ricerche più recenti e si sono confrontati per due giorni e mezzo" sottolinea Andrea Poli, Direttore Scientifico di NFI. Il Presidente di Otdways, Sara Baer-Sinnott, aggiunge: "La discussione finale è durata quattro ore a porte chiuse (senza giornalisti né rappresentanti dell'industria), per sviluppare un Documento di Consenso destinato ad aiutare la comprensione del consumatore e guidare la ricerca futura in questo importante settore".
Walter Willett, Chairman of the Department of Nutrition, Harvard School of Public Health (Boston) afferma: "la riduzione di IG/CG dovrebbe diventare una priorità di sanità pubblica, date le evidenze note sin qui che indicano como un alto IG/CG contribuisca al rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari”.
David Jenkins, Canada Research Chair in Nutrition and Metabolism, Department of Nutritional Sciences, Faculty of Medicine, University of Toronto, e ampiamente riconosciuto come il "padre" del concetto di IG, ha annunciato che questo gruppo di scienziati continuerà a lavorare insieme : "Abbiamo formato un gruppo internazionale, il Carbohydrate Quality Consortium, che collaborerà e mettere insieme le ricerche, con lo scopo globale di migliorare la salute pubblica. Brevi dichiarazioni di tutti gli esperti convenuti a Stresa sono disponibili sui siti di NFI e Oldways; le loro presentazioni complete saranno disponibli a breve.
Al Summit hanno participato: il prof. David Jenkins e il Dr. Thomas Wolever, che hanno concepito a sviluppato il concetto dell'lndice Glicemico all'Università di Toronto, e il prof. Walter Willett, che ha invece concepito il concetto del Carico Glicemico, con I colleghi della Harvard School of Public Health. Altri pionieri ed esperti del settore che hanno contribuito al document di Consenso sono Jennie Brand-Miller e Alan Barclay (Australia), Cyril Kendall, John Sievenpiper e Livia Augustin (Canada), Salwa Rizkalla (Francia), Anette Buyken (Germania), Antonia Trichopoulou (Grecia), Furio Brighenti, Carlo La Vecchia, Andrea Poli e Gabriele Riccardi (ltalia), Antonio Ceriello (Spagna), Inger Björck (Svezia), Geoffrey Livesey (UK), Simin Liu e Sara Baer-Sinnott (USA).
NFI-Nutrition Foundation of Italy (Milano, Italy)
Foundation of Italy è nata nel dicembre 1976, con lo scopo di favorire l'interazione e la collaborazione tra le Istituzioni, le Università e l'industria, per contribuire allo sviluppo della ricerca scientifica, allo scambio di informazioni nel campo della nutrizione e alla promozione di ricerche interdisciplinari in quest'area. NFI è attiva nella ricerca scientifica in ambito nutrizionale, nell'organizzazione di Convegni nazionali ed internazionali, nell'elaborazione di documenti di consenso su temi controversi attinenti alla relazione tra alimentazione e salute. Parte integrante della sua Mission è la diffusione di informazioni su un alimentazione appropriata ai professionisti della salute ed al grande pubblico.
Oldways (Boston, USA)
Oldways è un'organizzazione nonprofit, che si occupa di educazione in ambito nutrizionale, con l’obiettivo di guidare il pubblico nella ricerca del benessere riscoprendo le tradizioni alimentari e di stile di vita. Oldways è particolarmente nota per le sue "Piramidi Alimentari", tra cui la Piramide Mediterranea, così come per il "Whole Grains Council" e per il "Whole Grain Stamp", presente su più di 8.000 prodotti in 41 Paesi del mondo. Negli ultimi vent'anni Oldways ha collaborato con esperti di tutto il mondo (scienziati, professionisti della salute, cuochi, storici, produttori di alimenti e scittori del settore per creare “mini-movimenti" che hanno aiutato milioni di persone a modificare il loro stile alimentare.
Press release courtesy of Oldways and Nutrition Foundation of Italy.
Nutrition Foundation of Italy: www.nutrition-foundation.it
Oldways: www.oldwayspt.org